Foliage nel Parco

Il Parco Nazionale della Sila offre bellissimi scenari paesaggistici in tutte le stagioni, ma in autunno offre tante emozioni. Le distese di foreste di color arancio dei faggi, a volte interrotte dai colori caldi del rosso degli aceri e dal giallo dei pioppi: il foliage nell’alta valle del fiume Tacina.

I partecipanti hanno raggiunto l’ingresso dell’alta valle, una splendida balconata naturale, partendo da loc. Fischio (1.322 m), ad un centinaio di metri dalle opere di presa delle acque del fiume Tacina da parte della società A2A. Un itinerario, per complessivi quindici chilometri, con pochi dislivelli, lungo un’ampia pista a fondo naturale ( foto, maggiori dettagli e il  tracciato Gps sono presenti nel sito web: www.legambientepetilia.it).  Il sentiero, per lunghi tratti attraversa un bosco di faggi, dai colori arancio – marrone, in cui si mescolano piante di pioppo con le tipiche foglie “tremolanti” di un bel giallo e sporadici alberi sempre verdi come l’abete bianco e il pino laricio, quest’ultimo presente nei versanti più soleggiati. La prima importante tappa è stata al fiume Tacina in loc. “Occhinureddra”  (1.316 m), un luogo molto fiabesco, caratterizzato dalla presenza di bovini, non molto distante da località Mamma Giuseppina. Successivamente la piccola comitiva è risalita lungo un percorso non tracciato, per poche decine di metri di dislivello, al fine di percorrere un più comodo sentiero. L’ultimo tratto si è sviluppato lungo il versante sinistro del fiume fino alla confluenza destra del torrente Piciaro, molto conosciuto per la sua bellissima cascata. Poche decine di metri più avanti si apre una incantevole valle, fra le dorsali di Tempone Morello e del Monte Scorciavuoi, i fianchi dei rilievi che sono un tripudio di colori, dominati dal faggio mescolato ad abeti bianchi e a piante di pino laricio. Un luogo, a differenza di tante altre vallate della Sila, che non presenta insediamenti umani a parte due costruzioni in pietra dette “vaccherie” ormai abbandonate da anni, nel periodo estivo -autunnale è popolato dalle mandrie dei bovini della transumanza. Lungo la strada di ritorno una breve sosta al fabbricato storico “Torre Rinosi” (1.480 m), un immobile abbandonato da anni, ristrutturato nel 2017 dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro. La struttura è sempre aperta, a disposizione di tutti, come “rifugio” per le attività escursionistiche